MANTOVA – Al termine della 26a di campionato, il tecnico biancorosso Nicola Corrent ha analizzato il ko subito ad opera della Virtus Verona.

Possiamo parlare dei suoi 35’ più difficili da allenatore? 

“Abbiamo subito una sconfitta pesante, per il tipo di partita disputata e perché abbiamo fatto un primo tempo buono in cui siamo stati in vantaggio e giocato bene, rischiando il giusto. Nella ripresa non siamo entrati in campo con l’approccio corretto, subendo gol. Nonostante la superiorità numerica la partita è andata fuori controllo, non siamo stati in grado di gestire tante situazioni, di rallentare i ritmi. Non siamo stati all’altezza di gestire una partita che aveva tutte le condizioni per essere vinta”.

Risultato determinato da errori dei singoli, da episodi o una somma di fattori?

“Si tratta di un insieme di cause, chi è uscito era stanco e non ne aveva più, ho cercato di riequilibrare la partita senza cambiare molto perché non vedevo grossi pericoli. Non siamo stati bravi a fare ciò che si doveva, la squadra ha fatto molto male nella gestione”.

La squadra ha peccato di presunzione?

“L’idea era quella di chiudere la gara perché era ancora aperta, siamo stati in grandissima difficoltà nel riportarci sul 3-1. Abbiamo avuto ripartenze facili dove avremmo dovuto essere più svegli, c’è stato poco controllo del gioco. Normale ci sia grande delusione per come si è comportata la squadra per 35’”.

Un ko che può incidere in vista delle prossime difficili sfide, con Pordenone e Vicenza?

“Sicuramente questa è una sconfitta pesante, si tratta di un macigno tosto da digerire ma non dobbiamo abbassare la guardia. C’è da lavorare, migliorare con la consapevolezza che ci aspettano partite contro avversarie attrezzate”.

Più deluso o arrabbiato?

“Sono molto arrabbiato perché una partita così non mi va giù dal punto di vista della gestione dei momenti, secondo me siamo nelle possibilità di fare molto meglio. La squadra si è impaurita, reagendo male. Compromessa una partita importante, giocata bene per lunghi tratti. Prendiamo atto di non essere maturi per un salto di qualità, bisogna lavorare a testa bassa per raccogliere punti e migliorare quanto fatto all’andata”.