LECCO – Al termine della sfida disputata allo stadio “Rigamonti-Ceppi”, il tecnico Nicola Corrent ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa.
Cosa non ha funzionato oggi?
“Siamo mancati negli episodi-chiave, abbiamo preso due gol su calcio piazzato. Dispiace molto, commentare un 3-0 diventa difficile. Per tanti tratti abbiamo fatto anche cose buone ma ci è mancato qualcosa perché il Lecco ha vinto ed è stato più bravo di noi. Non siamo andati a segno quando si è presentata l’opportunità, siamo andati in difficoltà nella prima frazione quando gli avversari hanno avuto diversi calci piazzati consecutivi, faccio fatica però a rimproverare qualcosa in particolare. Dobbiamo insistere, dopo un passivo di questo tipo non è semplice ma guai a perdere autostima.”
Dal punto del vista del gioco non si è vista la differenza che emerge dal punteggio.
“I particolari contano, determinano le partite e i risultati. Due gol su calci da fermo valgono come le reti su azione, gli avversari li hanno sfruttati meglio. Non ha senso parlare di fortuna o sfortuna, devo concentrarmi sul lavoro e ripartire.”
Le scelte iniziali erano prettamente tecniche o anche legate ad aspetti fisici?
“Pinton era condizionato da una frattura ad un dito della mano, oltre ad aver disputato tante partite per cui volevo dare l’opportunità a Messori che a mio avviso ha forza e può far bene quel ruolo. Per quanto riguarda Guccione l’intenzione in avvio era di proseguire con due attaccanti.”
Come si esce da questa situazione?
“Allenare, toccare i tasti giusti, non trascurare alcun dettaglio. A volte le cose cambiano molto velocemente; è evidente che dopo aver perso una gara così la squadra stia soffrendo molto, come accaduto con la Pro Patria. I ragazzi hanno dei valori, commettiamo degli errori e li stiamo pagando. Dopo il 90’ ho parlato coi giocatori perché danno tanto, raccolgono troppo poco e quindi le parole spese erano per loro.”
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